Beh, ho deciso: imbraccio il coraggio a due mani e dedico questo pezzo a una persona che mi ha dato molto. Una persona che ha reso la mia avventura volpianese (l’ultima e mai rimpianta) davvero speciale: ripensandoci, a quasi 4 anni di distanza, se c’è qualcosa da salvare, quello è Pasquale.
La Gialappa’s gli avrebbe sicuramente dedicato ampio spazio nella rubrica “Un uomo, un perché”. Spazio più che meritato, tra l’altro.
Conobbi Pasquale qualche anno prima: voleva portarmi, in nome di non so quale amicizia, in serie D. Durante il colloquio con un dirigente e alla presenza mia e di mio padre, sottolineò quelle 15 volte, che la squadra aveva bisogno di ringiovanire e il suo obiettivo era quello di detronizzare gli “elefanti”, ovvero quei giocatori vecchi e demotivati che portavano in dote stipendi pesanti: da qui “elefanti”, per la pesantezza; ma anche, forse, per l’avorio delle zanne, materiale notoriamente pregiato e costoso.
Dopodiché più nulla. Ma, per fortuna, qualche anno dopo, fu ingaggiato dal Volpiano per la gestione del settore giovanile, ambito in cui è considerato un’autentica istituzione. Venne il giorno in cui dovette, per fini esclusivamente societari, presenziare a uno dei molti discorsi nello spogliatoio. Ma commise un errore: decise di prendere la parola. Dopo un inizio promettente, buttò lì la prima delle leggendarie espressioni: “…e via discorrenti”. Come la posa della prima pietra di un edificio importante, la prima pennellata di un dipinto, la prima martellata di una scultura, lo champagne che s’infrange contro la nave appena varata. Era nato un mito.
Seguirono altre straordinarie perle, come: “Occhio al San Mauro domenica, Simone (il mister del San Mauro, nda) c’ha il dito avvelenato…”. Oppure le celebri bestemmie, inventate di sana pianta, “Giga Madonna” e “Dio Bastiani”. Mi fermo qua. Perché da qui prende il via la mia iniziativa. In un colpo solo volevo rinverdire i fasti della canzone italiana, in particolar modo quella un po’ sfigata e tamarra dei primi anni ’90 (Raf, Carboni, Canino, ecc) e allo stesso tempo dare a quest’uomo la notorietà e la fama che merita. Ecco perché ho preso una delle canzoni simbolo e ne ho cambiato il testo, adattando le parole alla favolosa vita di Pasquale. Il titolo è “Ci vuole un fisico bastiani”. Ed è tutto un programma. Buon karaoke a tutti.
Ci vuole un fisico bastiani
Musica: Luca Carboni
Parole: Omar Gattuso
Ci vuole un fisico speciale
per fare quello che ti pare
perché macari a nessuno
vai bene così come sei
Tu che cercavi un'eccellenza sai, un'eccellenza sai
Ti trovi lì in promozione sai, promozione sai
Ci vuole un fisico bastiani
per resistere agli urti col Bmw
a quel che leggi sul giornale
e certe volte anche a Marziani
Ci vuole un fisico bastiani sai, bastiani sai
anche per piazzare i giocatori sai, i giocatori sai.
Ci vuole un fisico bastiani
perché a Trabucco non lo freghi
Enzo Rolle e Sorrentino
si fanno fottere un casino
Ci vuole un attimo di pace sai, di pace sai
per stemperare la tensione sai, la tensione sai
Come dicono i proverbi
e lo dice anche mio zio
"Giga Madonna Vai Beltrami"
e adesso son convinto anch'io.
Ci vuole molto allenamento sai, allenamento sai
per fare più di 30 punti sai, 30 punti sai
Ci vuole un fisico bastiani
per stare nel mondo dei grandi
e poi trovarsi a certe cene
con tipi furbi ed elefanti
Ci vuole un fisico bastiani sai, speciale sai
anche per bere e per fumare sai, fumare sai
ci vuole un fisico bastiani
o il mondo e' un grande ospedale
e siamo tutti un po' malati
macari siamo anche dottori
e sono proprio un pò ignorante sai, ignorante sai
ma so contare proprio bene sai, proprio bene sai
Ci vuole un fisico bastiani
Simone ha il dito avvelenato…
by OMAR GATTUSO