giovedì 1 dicembre 2011

LA POSTA DEL CUORE - Sonia da Rivalba

D:
“Caro Maurizio, (P.s. posso chiamarti Tavulin?) sono Sonia, ho gli anni che ho e vivo a Rivalba. Ti ho visto giocare l’altra sera contro il Drink Team e mi hai avvero colpito. Il tuo assist per il primo gol del ricciolo è stato geniale. Complimenti davvero, continua così!
Volevo farti due domande: a quale giocatore famoso t’ispiri? È vero che devi molto ad Omar Gattuso, uno dei giocatori più forti con cui tu abbia mai giocato? E poi come fai ad essere sempre così impeccabile in campo? Usi un prodotto specifico per tenere in ordine i capelli? Sei grande, Forza Taurinia!”
R:
“Cara Sonia, grazie per le belle parole che hai speso sul mio conto. C’è una risposta unica a tutte le tue domande. E in fondo l’hai già intuita anche te. Omar Gattuso. È lui il giocatore che mi ha ispirato. Il mio assist di lunedì per Max è frutto dei continui consigli di questo immenso atleta, sicuramente il migliore con cui io abbia mai giocato.
Un’onore scendere in campo al suo fianco. E Omar Gattuso anche per i capelli: mi ha consigliato una pasta magnifica che, non solo tiene perfettamente la forma desiderata, ma dà ai capelli questo aspetto sano, pulito. Sembra quasi di non averli. Continua a seguirci, Un bacio, Tavulin ;)”

By OMAR Gattuso

LA POSTA DEL CUORE - Enzo da Volpiano

D:
“Guarda mister, lasciamo perdere la vittoria di Lunedì…casuale…giocavamo contro nessuno…voglio veder dio fa quando incontriamo quelli là…è li che conta, cazzo in culo…questi devono avere paura dio fa! Prendo il pallone dio fa e…batto subito…mica storie…Storgato, quello si che dio fa…allenatore…Bonomo davanti…1 milione di euro abbiamo speso dio fa…mica…Cos’è sta roba? Fa schifo! Via via, porta via, sa di niente…Scusa mister ero da Luigino…fontina vergognosa…comunque se vuoi, anzi lo prendiamo, c’è De Paola libero…pago io…non c’è problema…dio fa ma questo 15 gol li fa sempre…Dietro La Rivera, siamo a posto…Cattolica dio fa…champagne, picie…dio fa vinciamo tutto dio fa…
Massimo! Fai portare la sciabola! Scusa mister vado a brindare…vediamo di vincere se no blocchiamo i soldi eh…dio fa…io non voglio perderci…Ciau”
R:
“Caro Enzo, sinceramente non ho capito bene quello che volevi dire. Intuisco che forse c’è qualcosa nel nostro schieramento che non ti convince. E ti rispondo che sono d’accordo con te. Siamo spesso troppo lunghi, c’è poco filtro in mezzo al campo, vedo ancora pochi triangoli. Soprattutto poco possesso palla, io lo dico sempre ai miei ragazzi. Possesso palla, possesso palla, possesso palla! E ci abbassiamo troppo! E sbagliamo passaggi semplici. E la teniamo troppo. E le maglie sono un po’ troppo bianche. E i parastinchi che utilizzano non sempre forniscono la giusta protezione. E quei calzettoni poi, che orrore…Grazie per avermi aperto gli occhi, Un saluto Roberto Di Lembo
P.s. non è che puoi portare Corgiat? Lo piazziamo lì dietro…”

By OMAR Gattuso

LA POSTA DEL CUORE - Camilla da Seveso

D:
“Splendido capitano, come stai? Ti sei ripreso dalle fatiche di lunedì? Sono una tua grande ammiratrice dai tempi della fondazione del Taurinia. Tu, il capitano di tante battaglie, hai superato momenti difficili, ma quest’anno sembra finalmente arrivato il tempo di raccogliere. E sono felicissima per te. Ho un grande, grandissimo favore da chiederti. Sarebbe un sogno per me, comprare un power balance per la mia amica Eleonora: ne hai ancora? Me lo faresti uno sconticino? E poi, ti supplico, mi fai sentire come parli in dialetto sardo? Tua, Camlla”
R:
“Niente sconti. Patagarrasuuuu! Felix”.

By OMAR Gattuso

LA POSTA DEL CUORE - Pasquale da San Giusto


D:
“Caro Cristian, forse tu non ti ricordi a me, ma io mi ricordo bene di te. Quando eri a San Giusto con Gianno in panchina e si vinceva in giro…bel tempo quello. Poi macari ti ricordi di come è finita quella stagione, male voglio dirti.
Ma ti ho scritto anche così, per stemperare un pochettino macari, tutte queste tensioni eccetera. Io penso che poi il succo del discorso sta poi qua, nel senso che nel momento in cui abbiamo, si è chiusa la settima partita di andata, sappiamo che abbiamo fatto 21 punti. 21 punti, il Future Fashion ne ha fatti 19, qualcheduno ne ha fatta macari 20 eccetera.
Io penso che noi dobbiamo ripartire fortemente con la cognizione di dire che noi macari ne dobbiamo cercare di fare nelle prossime partite, 19 punti, come quelli che ha fatto il Future Fashion.
Non è che possiamo pensare di dire, vabbé 19 punti, vinciamo col Willy Nilly, vinciamo col Blues, vinciamo con questo poi abbiamo visto come a Drink Team, abbiamo visto come in altre circostanze non è facile voglio dirti…
Secondo il mio parere noi dobbiamo cercare di vincere cercando di fare un discorso di questo tipo qui : noi dobbiamo fare un discorso a parte, dobbiamo fare, dobbiamo cercare di fare 11 punti ogni 5 partite. Poi macari, sicuramente in queste 5 partite non ce la faremo, neanche se battiamo il Proasma e neanche se vinciamo la prossima perché ne abbiamo fatti 21 e potremo farne altre 6.
Io penso che non dobbiamo, dobbiamo pensare che macari lunedì se vinciamo abbiamo risolto tutti i nostri pobblemi e penso neanche se dovessimo pareggiare o perdere. Voglio dire noi dobbiamo cercare di andare in un’ottica così, dobbiamo cercare di sfruttare, di cercare di uscire il meno possibile con le ossa rotte in questo periodo qui e poi cercare di ripartire perché secondo me può sicuramente succedere.
Spero di avermi spiegato bene, poi macari ti telefono”.
R:
“Caro Pasquale, mi ricordo molto bene di te. Impagabili quelle grigliate al campo, in cui mangiavi le costine: entravano invitanti e polpose nella tua bocca, per uscire linde e spolpate.
E come dimenticare le tue urla e i tuoi incoraggiamenti alla squadra, vere e proprie invenzioni lessicali.
Mi viene in mente, con un pizzico di nostalgia, “Giga Madonna”, un incrocio tra la madre di Dio e Gig robot d’acciaio. E chiamavi “elefanti” quei giocatori alla fine della loro carriera, che guadagnavano un po’ troppo… E vogliamo parlare dei bimbi del settore giovanile? Erano terrorizzati! Sarà stato per quell’aspetto del cattivo dei Biker Mice da Marte. E per quelle bestemmie reiterate. Si forse erano più le bestemmie.
Ti abbraccio forte Pasquale. Fammi uno squillo, così mi spieghi meglio.
Cris”.

By OMAR Gattuso

LA POSTA DEL CUORE - Sabatino da Rivarolo

D:
“Caro Massimiliano, ti ho visto giocare lunedì. Sei sempre il solito! Ma diofa, come fai a sbagliare quel gol lì?! Ma robe da matti! E il difensore, quando gli hai fatto il tunnel, cosa ti ha detto? Se si rivolgeva così a me mezza volta, gli piantavo un farlecca…
Comunque devo dire che siete un’ottima squadra. Se continuerete così, per il Future Fashion sarà molto difficile colmare il gap.
Attenzione alla prossima partita: il Proasma è il peggio…del Willy Nilli. Ti saluto e ti abbraccio. Adesso vado a fare una corsetta. Spero di incontrare Enzo, cosi gli dico che è un coglione, non capisce un cazzo!
A presto”
R:
“Ciao grande Tino, hai ragione per il gol, ma sai benissimo che non è la mia specialità. Non temiamo il Future Fashion. Ci spaventano di più le serate e le porcelle. Se riusciamo a sopravvivere a quelle, vinciamo facile.
Il Proasma è una buona squadra, ma ormai abbiamo trovato la quadra. Sarà dura per tutti quanti. Meglio che lo sappiano.
Saluta quel cretino di Enzo, un abbraccio.
Massimo”.

By OMAR Gattuso

LA POSTA DEL CUORE - Eva da Treviso

D:
“Caro Francesco, ho una domanda, ma è in realtà è la domanda di milioni di persone? Perché ti fai chiamare Paolo? Fammi un gol!”
R:
“È una lunga storia. Nel 1982 mi recai in Grecia per una vacanza con la mia fidanzata. Ora, io andavo matto per il campionato di calcio greco: ci giocavano i miei idoli, Stratos Apostolakis, leggendario terzino del Panathinaikos; Vaios Karagiannis, difensore dell’Aek Atene; ma soprattutto ammiravo la squadra del PANTHESSALONIKIOS ATHLITIKOS OMILOS KONSTANTINOUPOLITON, meglio noto come Paok Salonicco.
Comprai la maglietta bianconera e nel campeggio dove stavo cominciarono a chiamarmi – soprattutto gli stranieri per cui “Francesco” era decisamente difficile – Paok: “Hi Paok, how are you?” – “Ehi Paok, nice jersey” – “Ehi Paok your girlfriend has a big breast” e robe del genere.
C’è un fenomeno linguistico stranissimo ma largamente diffuso, in greco. I linguisti parlano di una kelizzazione, ovverosia di quel particolare caso in cui una K, dopo 10 giorni di campeggio in Grecia, cade in depressione e viene sostituita da una L, consonante decisamente più allegra e spensierata. Ed ecco perché, all’improvviso cominciarono a chiamarmi Paol.
La ciliegina sulla torta la mise la mia fidanzata, dopo una serata un po’ alcoolica: entrammo brilli nella tenda e lei mi disse ammiccante, “Paol ho una cosina per te…”, mentre svestiva la camicetta. Io mi ripresi immediatamente, sia dalla sbronza, sia dall’eccitazione ed esclamai: “Come mi hai chiamato?! Paolho! Ma è un bellissimo nome!”.
Questa è la storia del mio soprannome. Dillo a tutti.
Paolho”

By OMAR Gattuso